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L'apprendimento è un processo, non un evento...


Quante volte siamo usciti da un'aula formativa molto entusiasti e pieni di idee su nuovi comportamenti da realizzare ma dopo qualche giorno di euforia siamo rientrati alla solita routine comportamentale e non è cambiato più nulla?

L'apprendimento non viene generato da una formazione "ad evento", ma da una formazione intesa come un processo / viaggio, dove ogni giorno possiamo interagire con qualche contenuto, elaborarlo, farlo nostro, provando ad applicarlo nella nostra realtà.

Questa necessità di apprendere attraverso una dinamica cronica e non acuta deriva dalla nostra capacità cognitiva e in particolare dalla nostra capacità di immagazzinare le informazioni. Infatti, la nostra memoria deriva dalla capacità di connessione neuronale, ovvero da quanto i nostri neuroni riescono a connettersi tra loro. Secondo la legge di Hebb questa capacità di connessione dipende dalla frequenza di stimolazione, e non dall'intensità, questo vuol dire che per immagazzinare informazioni e attuare cambiamenti comportamentali, è molto più importante stimolare le nostra mente nel tempo in modo continuo e non tramite episodi singoli.

Anche da questi elementi emerge quanto il coaching nelle aziende possa sempre più rappresentare un importante strumento formativo per generare cambiamenti comportamentali (come abbiamo detto in questo articolo), in quanto prevede un processo dilatato nel tempo e la condivisione di azioni che il coachee deve mettere in pratica tra una sessione e l'altra.

Insomma, se parliamo di formazione volta a generare reali cambiamenti comportamentali dobbiamo avere in mente la seguente frase:

Non tutto una volta, ma poco sempre…

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